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Come
si raggiunge il Santuario
Dallo SV PA-AG , dopo Lercara Friddi e Castronovo di Sicilia,
uscita al Bivio Tumarrano, per S. Giovanni Gemini-Cammarata;
Da Castronovo di Sicilia, da S. Stefano Quisquina.
Cammarata è sita a pochi chilometri dalla strada statale
189 che mette in collegamento Agrigento con il bivio di
Manganaro (Lercara Friddi - Pa) e dalla strada statale 118 che
collega Bolognetta (Pa) con Agrigento
- Da Palermo-Villabate: Strada SS121, SS189, SV Palermo-Agrigento,
SP26, SP24 (Km 75)
- Da Agrigento: SS189, SP26, SP58, SP24 (Km 51)
- Da Castronovo: SP36, SP48, SP26, SP24 (Km 15)
- Da S. Stefano Quisquina: SP24 (Km 18)
- Da Resuttano: SP121, SP112, SS121, SP41, SP52, SP26, SP58,
SP24 (Km 53)
Il Santuario è situato nella parte alta di Cammarata,
ai piedi del Monte Cammarata, a
900 m. s.l.m., in Via Maria SS. Cacciapensieri,
uscendo dalla SP che porta a S. Stefano di Quisquina, svoltando
sempre all’altezza del BAR AMADEUS.
Linee ferroviarie
Cammarata per la via PA-AG
Stazione di riferimento: Cammarata-S. Giovanni Gemini. Distanza
dal centro: 6 chilometri.
Le chiese
Chiese parrocchiali:
- Chiesa Madre S. Nicolò di Bari,
- S. Vito
- S. Domenica
- Maria Immacolata
- S. Maria Di Gesù (col Santuario Cacciapensieri).
Chiese non parrocchiali:
- Chiesa S.Sebastiano
- Chiesa S. Domenico
- Chiesa S. Biagio
- Chiesa dell’Annunziata
- Chiesa della Madonna dell’Indirizzo
- Chiesa della Madonna delle Grazie
- Palazzo Barone Goffaro e cappella adiacente
- Chiesa di S. Orsola
- Chiesa S. Giacomo
- Chiesa di S. Caterina
Possibili visite turistiche.
Oltre il Monte Cammarata, i Ruderi del Castello,
del quale permangono due torri e parte delle mura di cinta.
Le Chiese all'interno del tessuto urbano.
MONTE CAMMARATA
Cammarata, posta ai piedi di una rupe, fu oggetto di diverse
dominazioni, dagli arabi agli Altavilla, nel 1087, poi ai Maletta,
ai Vinciguerra, ai Moncada, agli Abatellis e infine ai Branciforte
fino all'abolizione della feudalità.
A ovest del centro abitato si erge il poderoso monte
Cammarata, nella cui area è stata istituita
una riserva naturale.
La riserva comprende, oltre al monte Cammarata, che è il
picco più alto dei Sicani,
con i suoi 1587 metri, il Monte
Gemini.
Il nome Cammarata deriva dal greco
bizantino Kàmara che significa "stanza
a volta".
Il borgo ebbe origini arabe e nel 1087 venne assediato da
Ruggero II d'Altavilla, principe normanno.
Nel 1257 il paese fu concesso al nobile
Federico Maletta.
Quindi esso fu possesso e residenza di diverse famiglie nobili
feudali fra cui quella dei Vinciguerra,
quella dei Moncada e
infine quella dei Branciforte.
Nel 1812 il comune ottenne l'autonomia.
Il paese di Cammarata
Cammarata dista
- 51 Km. da Agrigento, alla cui provincia appartiene,
- 75 Km. da Caltanissetta
- 201 Km. da Catania
- 116 Km. da Enna
- 297 Km. da Messina
- 93 Km. da Palermo
- 187 Km. da Ragusa
- 268 Km. da Siracusa
- 188 Km. da Trapani.
Il comune conta 6.545 abitanti
e ha una superficie di 19.203 ettari
per una densità abitativa di
34 abitanti per chilometro quadrato.
Sorge in una zona di montagna interna, posta a 689
metri sopra il livello del mare.
Già esistente ai tempi dei
Greci, il borgo fu conquistato nel 1087 dal
Conte Ruggero, che volle donarlo ad una sua congiunta,
Lucia de Camaratae, ossia Lucia
di Cammarata, dal nome del luogo.
Il Centro fu in seguito dominato dai Maletta, dai Moncada nel
1398 e poi dagli Abatellis e dai Branciforte.
L'impianto urbano si è nel tempo adattato alle condizioni
geomorfologiche dei rilievi sui quali è posizionato.
Sono presenti permanenze medioevali nel tracciato
viario e nel tessuto edilizio, ma sono anche leggibili gli interventi
architettonici del '400, del '500 e del '600.
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