TERRITORIO

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Nel territorio di Baragazza, comune di Castiglione dei Pepoli, una conca di verde, una valletta che si apre tra ponente e mezzodì, venendo dalla valle più ampia del fiume Gambellato, piccolo affluente del Setta, prende il nome di Boccadirio dalla confluenza di due torrentelli ( il Tanone da Ovest e il Butrione da Sud) che proprio qui, fra rocce scoscese e pendii erbosi a destra, confluiscono insieme, dando origine a un unico torrente, il Rio Davena, che scende poi nel Gambellato passando sotto le arcate del santuario. Nel suo insieme è una valletta solitaria e raccolta, sita a 719 m.s.m., tutta circondata da aspre e ripide balze, che la racchiudono come in una conchiglia di vivo smeraldo.

In alto, come vigili sentinelle, dominano i monti Coroncina e Tavianella, così da formare, con altri rilievi minori, uno scenario stupendo, soprattutto nelle magnifiche colorazioni di primavera e di tardo autunno, scenario che tutti i visitatori non cessano di ammirare. Questo l'ambiente in cui sorge, quasi nascosto e solitario, il santuarpellegrinaggio.jpg (24282 byte)io del quale vogliamo descrivere le origini. Una seria e costante tradizione locale, documentata storicamente da due antichissimi scritti, ci riporta assai vicino al tempo e ai personaggi dello straordinario avvenimento.

Questi documenti affermano che in questo luogo, il giorno 16 luglio del 1480, festa del Carmine, la Madonna, con in braccio Gesù Bambino, apparve a due fanciulli, Donato Nutini e Cornelia Vangelisti, qui venuti dalle più vicine case di Baragazza, per pascolare il loro gregge.